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L’eterna primavera di cui si parla è l’eterna giovinezza nel suo senso di conservare una buona salute, delle buone capacità fisiche e una buona postura anche in età avanzata; è il ciclico alternarsi delle stagioni che iniziano con la primavera e sempre vi ritornano, in questo senso l’apprendimento è come quello di un bambino che si stupisce ogni volta che scopre qualcosa di nuovo del mondo in cui vive; è la rinascita della natura dopo il periodo di morte cominciato in autunno e concretizzatosi in inverno; rinascita della vegetazione che in primavera esplode con l’irruenza di un “ariete” ( non a caso segno zodiacale che nella tradizione astrologica-babilonese simboleggia appunto l’inizio della primavera), così come è l’espressione dinamica del wing tsun, impetuosa come la corrente di un fiume, ma pronta ad adattarsi non appena la strada viene ostruita.

Sono tutte metafore che, fedeli alle caratteristiche della lingua cinese, sono racchiuse in un unico termine per esprimere però molti significati.

Nello studio del wing tsun si riprogrammano o meglio si “risvegliano” gli istinti, tramite un accurato lavoro sul sistema nervoso periferico (tattile soprattutto), con un esercizio tipico e unico di questo sistema di kung fu che si chiama chi-sao, cioè mano-aderente, ma anche mano-“chi”(nel senso di energia interna), ed anche mano-stupida nel senso che agisce senza il pensiero. Il chi-sao è il “cuore” del wing tsun, perciò tutto il sistema ruota intorno ad esso; con il chi-sao si apprendono i principi necessari per ottimizzare al meglio le proprie energie e abilità in combattimento, per il resto all’occhio profano il wing tsun, in pratica, assomiglia molto alla muay thai tradizionale o al vecchio pugilato inglese.

Non è tanto la forma esterna che si usa per lottare quanto i meccanismi neuro-muscolari alla base dei movimenti che fanno la differenza. Quindi il fraintendimento nel dare un giudizio del wing tsun sta proprio qui, non lo si può descrivere tramite l’occhio, che, banalmente parlando, inganna, ma va praticato prendendo contatto con le braccia e le gambe dell’insegnante, che lo trasmettera’ come è tradizione nella più pura filosofia taoista: “da cuore a cuore”.

 

Dott. Lapo Bartumioli

Insegnante di wing tsun ed escrima, chinesiologo, studioso della filosofia e della medicina tradizionale cinese, praticante anche di altre discipline marziali da oltre vent’anni. Attualmente collabora con il centro wellness Virgin active di Firenze come personal trainer,inoltre tiene regolarmente corsi di wing tsun kung fu presso la nota palestra Doyukai.

 

www.doyukai.it

 

kuendao@aliceposta.it

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